Dimensione testo »

sede_lamabalice

Sede attuale del Parco, Villa Framarino è l’unica masseria, fra quelle presenti sul territorio, ad essere stata oggetto di restauro architettonico e a risultare attualmente fruibile al pubblico.
La struttura sorge sui resti di un antico choria bizantino, nei pressi del quale è stato riconosciuto un decumano della centurazione dell’Ager Varinus; la documentazione riguardante la storia della masseria è varia e le fonti sono spesso in contrasto fra loro: secondo quella più attendibile la proprietà sarebbe appartenuta alla nobile famiglia degli Effrem dal XIII al XVIII secolo per poi passare ai marchesi De Angelis, e, successivamente, nel 1835, al duca Ignazio Framarino dei Malatesta di Rimini che l’avrebbe acquistata per destinarla a residenza estiva.
Strutturalmente, l’edificio si presenta suddiviso in due parti: su di una corte chiusa da un muro di recinzione rettilineo a cui si accede attraverso un arco a tutto sesto realizzato in conci di tufo, si affacciano gli ambienti a piano terra, posizionati più in basso rispetto al piano di calpestio e accessibili attraverso ingressi con archi a tutto tondo, ad arco ribassato o architravati e che presentano volte a botte.
All’interno del cortile, sul lato sud, a ridosso della lama (la masseria è posizionata su uno dei due costoni) domina il complesso un piccolo campanile a vela, edificato probabilmente utilizzando parte di una torre preesistente (forse risalente al XVI-XVII secolo).
Il secondo piano, voluto da Ignazio Framarino e realizzato nel 1852, era riservato ai signori; le stanze presentano in gran parte delle volte a schifo (in un unico caso è possibile osservare una volta a crociera) e finestre architravate, corredate da un gocciolatoio rettilineo; una cornice marcapiano separa il piano nobile dai locali di servizio.
Una seconda ala della masseria, posta sul lato ovest, è notevolmente più recente ed è stata realizzata durante il novecento, in tempi diversi e con tecniche differenti: inizialmente adibita a locali che hanno ospitato prima un frantoio e in seguito una manifattura di tabacchi, attualmente l’area è stata destinata a sala convegni che, su richiesta, è a disposizione della cittadinanza.

FacebookTwitterGoogle+Condividi