Dimensione testo »

Ipogeo Misciano (Ipogeo di S. Angelo in lama Misciano)

Contrada Misciano è caratterizzata dalla presenza di numerose tracce del mondo rurale.
Oltre i vari ipogei di piccole dimensioni (uno o due vani) e ripari in cavità naturali, come quello di grotta S. Angelo B, sono presenti numerose cisterne, casedde, palmenti, trappeti e frantoi, come il Frantoio di Montepeloso o dell’Olio Rosso. Inoltre, ci sono torri, come Torre d’Amore o Torre della Bella Mora in antica strada dell’Annunziata e resti archeologici di epoca altomedievale, come una area cimiteriale e i resti di un edificio cultuale.

L’ipogeo Misciano prende il proprio nome dall’omonima lama, che si innesta nella più grande e conosciuta Lama Balice. È la cavità artificiale più estesa e articolata presente in questa area al confine tra Bari e Modugno. È stato scavata non molto distante da Grotta S. Angelo, una chiesa rupestre situata sul fianco sud di Lama Balice, oggi scomparsa a causa dei lavori effettuati nelle cave di pietre, antistanti l’insediamento rupestre.

L’ipogeo Misciano, come l’ipogeo La Caravella in Lama Picone, presenta le due tipologie di scavo. Quella che, da un lato, da origine all’insediamento rupestre con ingresso dal fianco della lama, oggi ostruito e interrato, e dall’altro al complesso ipogeo con accesso attraverso un atrio scoperto, tipico del territorio comunale di Bari. Allo stato attuale è possibile accedere direttamente in un grande laboratorio con vasche per i lavori agricoli da cui si sviluppano diversi vani ipogei in direzione del fianco della lama.

FacebookTwitterGoogle+Condividi
Photogallery